La pratica giapponese dello shinrin-yoku, o bagno nella foresta, è stata scientificamente comprovata da moderne ricerche di psicologia e fisiologia.
È emerso che anche una passeggiata di due ore nella foresta riduce significativamente i livelli di cortisolo e normalizza la pressione sanguigna, riferisce un corrispondente di .
I fitoncidi – sostanze volatili emesse dagli alberi – rafforzano il sistema immunitario e migliorano le funzioni cognitive. I neurologi hanno notato un aumento dei ritmi alfa del cervello durante la permanenza nella foresta, che indica uno stato di calma e veglia.
L’esperienza personale di chi vive in città e che ha effettuato regolari uscite nella natura è sorprendentemente unanime. Essi descrivono un senso di reset, chiarezza di pensiero e un inspiegabile miglioramento dell’umore dopo tali passeggiate.
Gli psicologi attribuiscono questo effetto a una combinazione di fattori: l’assenza di stimoli digitali, l’ambiente naturale e l’attività fisica. Il multitasking della vita di città lascia il posto a una presenza qui e ora, che dà al sistema nervoso la necessaria tregua.
Le ricerche dimostrano che anche la vista di uno spazio verde da una finestra riduce i livelli di stress e aumenta la produttività. Molte aziende tengono già conto di questo fattore nella progettazione degli uffici e delle aree ricreative.
Gli abitanti delle metropoli che trascorrono un solo giorno alla settimana nei boschi riportano un costante miglioramento della qualità del sonno. L’insonnia e i pensieri fastidiosi che impediscono di addormentarsi dopo una giornata intensa scompaiono.
Gli esperti di ecopsicologia consigliano di fare di queste passeggiate un rituale, indipendente dal tempo e dalla stagione. Ogni stagione offre sensazioni uniche e possibilità di connessione con la natura.
Provate a spegnere il telefono durante la prossima passeggiata nel parco o nella foresta e immergetevi nel mondo che vi circonda. Scoprirete l’arte dimenticata del non fare nulla e dell’essere semplicemente nel momento.
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